Ha iniziato con la panificazione sotto la guida di Gabriele Bonci per poi scoprire la ristorazione. Un amore folle che lo ha portato in giro per l'Italia, in Australia, Belgio, Spagna e Francia a fare esperienza in ristoranti come In De Wolf di Kobe Desramaults, Extebarri di Pierre Gagnaire e Il Pagliaccio di Anthony Genovese.
Curiosità e passione sono alla base della sua cucina, fatta di ricerca e di riscoperta di ingredienti e ricette del passato. È da questa spinta che nasce l'esigenza di creare un progetto personale che si allontana dallo spazio dei grandi ristoranti di Alta Cucina e si avvicina più alla terra, dove tutto ha inizio e si trasforma.
È così che prende vita Arso, il suo pop-up restaurant nella prestigiosa azienda agricola di Pulicaro, nella campagna viterbese. Qui propone cucina rurale contemporanea, come la definisce lui, e lavora a fianco dell'allevatore Marco Carbonara e Stefano Delìa.
Ha vinto l'Acqua Panna Award Connection in Gastronomy 2019-2020 con il signature dish Lol "Eel" Pop - Honey From The Beach & Potatoes From The Lake in cui manifesta una forte sensibilità ambientale. Con questo piatto, infatti, promuove la tutela delle api attraverso l'utilizzo di tutti i loro prodotti, dalla cera al polline fino al miele. Questi elementi vengono esaltati dalla cottura sul fuoco, tecnica primitiva e universale. L'anguilla, altra protagonista del piatto, viene laccata con miele di spiaggia e adagiata in un brodo di cera d'api e fichi, accompagnata da un cracker di semi di lino, crema di fichi fermentati e lumache.