Lo hanno ribattezzato lo “chef d’acqua dolce” perché è nato sulle sponde di un lago, e sulle sponde di un lago è diventato uno dei più importanti chef italiani. Marco Sacco, classe 1965, è figlio d’arte: papà e mamma, infatti, sono ristoratori e lui cresce, di fatto, dentro una cucina.
Da ragazzo pratica numerosi sport (tra cui, complice sempre il lago, il windsurf a livelli agonistici, squadra nazionale), ma a un certo punto decide di proseguire la tradizione di famiglia.
Nel 2004 il suo ristorante Il Piccolo Lago ottiene la prima stella Michelin e, tre anni dopo, la seconda.
Le sue ultime avventure sono la fondazione dell’Associazione Gente di Lago e di Fiume che mira a fare sistema con imprenditori, pescatori e istituzioni, per promuoverne e valorizzare la sua materia prima: il pesce d’acqua dolce, e la gestione di Piano35, a Torino, il ristorante più alto d’Italia, in cima al grattacielo Intesa Sanpaolo disegnato da Renzo Piano e che a novembre 2020 ha conquistato la stella Michelin, uno dei traguardi più importanti nel mondo della ristorazione, entrando nell’olimpo della Rossa a poco più di un anno dall’inizio della gestione di chef Sacco.
È sposato con Raffaella, che lui considera la vera anima del Piccolo Lago.
La prima Stella Michelin assegnata nel 2004
La seconda Stella Michelin assegnata nel 2007
La terza Stella Michelin assegnata nel 2022 con il ristorante Piano 35 di Torino